Loch Ness, Nessie ti troverò!

Copertina Loch Ness

Da sempre sento parlare del famoso Loch Ness con il  mostro Nessie al suo interno. 

Ok, ora lo troverò io e, per farlo, girerò tutto il lago e le zone circostanti! 

Tappa n.1: Kilmorack… ma oltre a una chiesetta trasformata in museo d’arte… non ho trovato altro.

Tappa n.2: Kannich… sob sob… niente mostro nemmeno qui.

Tappa n.3 (stupenda e consigliatissima): dalle Dog Falls, cascate carine ma non facilmente fotografabili, sino a Coire Loch. Camminerete un’ora circa tra betulle, felci, pini… un silenzio assordante sino al lago con i suoi fiori bianchi sbocciati sulla superficie dell’acqua e le sue libellule colorate, simbolo di “benessere” del lago stesso. É un paradiso, credetemi. Anche se di Nessie , ancora, non c’era nemmeno l’ombra.

Tappa n.4: Urquhart Castle, castello che si affaccia sulle acque di Loch Ness in posizione strategica. So che, in condizioni normali, mostrano anche un video molto interessante ma, in questo momento, é stato da poco riaperto al pubblico e le regole da seguire rispetto al distanziamento causa Covid-19 non permettono ancora l’utilizzo della stanza per la proiezione. I biglietti ora sono disponibili sono on line e ho speso 9 sterline anziché 12,90… non so se acquistandoli sempre direttamente sul sito ci sia uno sconto… informatevi quando deciderete di andare. A proposito, ho cercato Nessie ovunque… nemmeno l’ombra. Ma non demordo e continuo il giro!

Tappa n.5: ponte del 1813 a Invermoriston. Ottima opera viaria che permette di attraversare il gretto del fiume con due arcate eleganti in pietra, molto ardite per l’epoca. Ho cercato anche qui il mostriciattolo, magari era nascosto tra le pietre. Ma nuovamente… fumata nera!

Tappa n.6: sopra al Loch Garry, Glengarry Vewpoint. In teoria da qui si dovrebbe vedere, per un gioco di prospettive dei laghi, la sagoma della Scozia. Quando sono arrivata io c’era solo tanta ma tanta ma tanta pioggia… non ho potuto ammirare né il profilo scozzese né quello di Nessie. 

Tappa n.7: Fort Augustus, cittadina vivace con tanti negozietti caratteristici (a mio avviso un po’ troppo turistici) e dove ho assistito per la prima volta in vita mia a un gioco di chiuse che, susseguendosi le une alle altre, con aperture e chiusure controllate, permettevano alle barche (e che signore barche) di superare l’altitudine tra il canale superiore e quello inferiore per un totale di 20-30 metri di dislivello. Secondo me Nessie era nascosto dietro a un albero di qualche barca a vela… 

Tappa n.8: ho seguito la via militare del generale Wade che risale al Settecento sino al punto panoramico Suidhe Chuimein. Ma la pioggia ha iniziato a danzare e a farsi gioco di me e del mio spirito da detective… ad un certo punto avevo anche le mutande completamente fradicie. Mancava ancora una tappa all’appello, le Falls of Foyers e Dores dove avrei voluto conoscere il mio collega Steve Feltham, cacciatore ufficiale di Nessie dal 1991 e che ora vive in un camper con la scritta “Nessie-Serry Independent Research”. Insieme avremmo di certo trovato il birichino, altro che la teoria attuale secondo cui Nessie altro non sarebbe stato che un pesce gatto gigante! Ma la pioggia torrenziale ha avuto la meglio. 

Pensavo di starci male, sapete? La pioggia, una tappa bruciata… invece aveste visto che panorami si sono aperti davanti a me, mozzafiato! Ruscelli ovunque, cascate giganti, laghi al livello del terreno circostante, fiumi che esondavano… la stessa strada percorsa 15 giorni fa sembrava tutt’altra cosa ma, credetemi, me ne sono comunque innamorata. In modo differente ma assolutamente da definire una meraviglia. Unico neo… anche la strada spesso si trasformava in fiume… a volte ho pensato di dover iniziare a nuotare anziché guidare!

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