Lake District, Lakeland, Inghilterra

Lake District

Da molto sentivo parlare del Lake District, parco nazionale molto amato e decantato da tutti i miei colleghi che me ne parlavano come di un paradiso naturale. Trascorrere qualche giorno al suo interno mi ha fatto comprendere il motivo di tanta passione e degli occhi sognanti che accompagnavano le parole e i racconti che, da qualche anno ormai, avevano aumentato esponenzialmente la mia curiosità. 

Passeggiare lungo sentieri più o meno inerpicati, seguire muretti in pietra a secco, raggiungere pareti di ardesia, cascate, torrenti gorgoglianti, costeggiare laghi ma anche semplicemente lasciar vagare la vista spaziando lungo chilometri di prati collinari punteggiati qua e lá dal bianco delle pecore, dal manto lucido dei cavalli o dal rosso sfrecciante dei famosi scoiattolini locali… é davvero un sogno. I borghi che si incontrano sono molto coccoli, orlati da vette e collline e con le loro  tipiche casette in pietra, spesso adagiati e raccolti intorno a piazzette circondate da mille negozietti, pub e caffè, con la vita sempre vivace in stile inglese ma lontana dalla quotidianità di casa, indossando leggings e maglie tecniche, scarponcini, zaini e… magari anche biciclette parcheggiate accanto. Spesso si incontrano cottage meravigliosi, con i balconi che profumano grazie ai fiori nei vasi ma, ancor più di frequente, non si può non restare senza fiato quando, a stagliarsi di fronte alla propria vista, sono le distese di fell incuneate in mosaici bucolici di fienili e granai diroccati e di campi dove le sfumature del verde sembrano infinite.

Il Lake District ha rappresentato la dimora di poeti e scrittori, in primis William Wordsworth e Beatrix Potter. Capisco perché. Si respira una natura incontaminata, dove il rispetto per la stessa é dettato non tanto da regolamenti e legislazioni seguiti da opportuni controlli. Io penso che, nel momento in cui ci si trova immersi in spazi nei quali tutto é ordinato e pulito, già questo fatto costituisca un deterrente di per sé a non lasciare “tracce” del proprio passaggio.

 Mille le possibilità offerte per trascorrere la notte, qualche ostello, centinaia di bed and breakfast e fattorie, zone in cui piantare la tenda e… perché non provare l’emozione di dormire in un “vardo wagon”, carrozzoni in stile zingaro?

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *