India – Badami

Badami-copertina

Badami

Cittadina polverosa sviluppata lungo una strada principale, Badami mi è subito parsa a misura d’uomo. Qualche chioschetto, qualche ristorantino semplice ed economico, qualche negozietto con centinaia di prodotti differenti in vendita, dai medicinali ai lucchetti, dalle tortine e dai biscotti allo shampoo.
Subito dietro la via principale, un reticolo di viuzze e capanne, donne che lavavano, sbattevano forte e mettevano ad asciugare la biancheria sulla strada (che fosse cementata o semplicemente di terra rossa battuta), sciacquavano piatti e bicchieri, bufale con le corna colorate, una bimba che raccoglieva con le mani le feci di una mucca, maialini liberi e centinaia di scimmie a caccia di cibo.
Il mercato, dove assaggiare peperoncini fritti in una pastella di ceci, riso soffiato condito con verdure e chili, dosa di mille tipi (crêpes con farina di riso, ottima quella con cipolline e zafferano in superficie), tortine di sfoglia ripiene di melograno e frutta secca (uno spettacolo per il palato!).

E poi… poi un lago, sovrastato da alcuni suggestivi e ricchissimi templi rupestri scavati in una roccia dalle mille sfumature, dal rosso al verde al color ocra.
Già dopo il primo giorno mi conoscevano tutti. Uscivo dall’ostello e veniva a salutarmi l’ometto da cui compravo l’acqua, la signora che, per tre rupie (0,04 centesimi di euro), mi preparava un ottimo chai da cui sono ormai dipendente, il ragazzo che, dopo la prima fetta di torta col melograno, è riuscito a vendermene una intera grazie allo sconto effettuato.
Come è difficile, a volte, decidere di partire…

India 33 - Badami

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Una risposta

  1. Paola e Michela ha detto:

    io adoro i templi rupestri , .. ma sono sempre attirata dai cibi ..penso ai tuoi assaggi golosi , anche tutto ciò fa parete della tua india

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