India – Thanjavur

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Thanjavur

Chilometri di risaie, palmeti, fiumi e canali.

Fino a raggiungere il Brihadishwara Temple, a Thanjavur, la cui costruzione è terminata nel 1010 e che rappresenta un vero gioiello dell’epoca chola.

Intorno a me solo indiani. Questa situazione mi sta stupendo molto perché credevo, erroneamente, che avrei incontrato molti turisti durante il viaggio.

Mi piace così tanto fermarmi, sedermi in un angolo e osservare i locali nei loro rituali, nei loro modi di essere e di agire. Certo, se per caso mi vedono è la fine… one picture, one picture… e, da one, iniziano le decine di scatti con cellulari che sembrano moltiplicarsi minuto per minuto.

Le domande successive sono: name? Country (poi, se iniziano loro a sparare… in due occasioni sono diventata pure giapponese, no comment)? Ma la questione più importante da comprendere è dove siano i miei figli. Impossibile che io non abbia figli, it’s a jocke!

Quando, però, riesco a starmene per un pó in disparte, adoro guardare quello che accade intorno a me. Dalle offerte di cibo benedetto all’accensione di lumini, dagli incensi bruciati all’uso di polveri colorate (kumkum) per disegnare il bindi sulla fronte. Ma anche una gestualità che, spesso, connota un particolare tempio o una determinata zona. Oggi, ad esempio, ho visto molti uomini che pregavano portando le mani incrociate dietro alle orecchie e piegandosi più volte sulle ginocchia.

E poi… poi la costante confusione che, comunque, contraddistingue gli indiani anche al di fuori di strade e clacson. Chiacchiere, richiami di bambini, sedute di gruppo tra colonnati o sull’erba per mangiare assieme del riso e della verdura. E se mi vedono… non posso esimersi dal fermarmi con loro. A volte sono arrivati a tirarmi per i vestiti allo scopo di farmi sedere e condividere un pó di dhal servito su foglie di banano che magicamente spuntano dalle borse delle signore con grande orgoglio.

Sembra che il mio viaggio, per un motivo o per l’altro, rallenti sempre rispetto ai programmi. In realtà, a ben guardare, subisce al contrario costanti accelerazioni: quelli delle mie emozioni.

 
India 24 - Thanjavur

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