Nicosia primo incontro

Nicosia - Copertina

Una città dai due volti, ma un unico cuore

Nicosia

Sono arrivata a Nicosia in autobus. Viaggio comodissimo, in un paio di ore si arriva lungo un’autostrada di tre corsie. I panorami che mi hanno accompagnata hanno continuato a susseguirsi tra zone di pietre, colline brulle e, ogni tanto, qualche oasi verde. Ma quello che davvero mi ha positivamente sconvolta è stato il visto: abituata a soffrire psicologicamente prima di riuscire ad ottenerlo in molti posti del mondo da me visitati, qui è stato un gioco da ragazzi. Tra Nicosia “greca” e Nicosia “turca” si oltrepassa la frontiera a piedi, ci vuole circa 1 minuto per avere il visto della durata di 90 giorni.
Ma passare la Linea Verde (così è denominata la fascia cuscinetto che separa le due repubbliche) a piedi e a questa velocità offre anche la possibilità di rendersi conto di come pochi metri possano davvero cambiare completamente quanto ci circonda. Da una città caotica, caratterizzata da mille attività commerciali in “stile occidentale”, ci si trova di fronte, nel giro di pochi minuti, a una realtà quasi agli antipodi, con continui rimandi ai folcloristici souk propri dell’area mediorientale. Fili della luce pericolanti, confusione, case semi-diroccate, illuminazione stradale pubblica praticamente inesistente. I profumi cambiano, i colori cambiano… i prezzi cambiano. Tutto è molto più economico, oltre che più “medio-orientaleggiante”.

Ho camminato tantissimo, ho anche conosciuto un signore che prepara dei lahmacun strepitosi, parla inglese e mi ha raccontato la storia della sua vita mentre mangiavo. Quasi ottantenne ma con un carisma invidiabile.
Sono certa che tornerò a Nicosia, sono stata proprio bene.

Nicosia primo incontro - Cipro 2014

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